lunedì 23 aprile 2007

Ircocervi e Filmografia Zozza.

Ok, sei conscio di aver passato l'intera adolescenza a sparare boiate tremende, espressione inequivocabile di un animo demenziale all'ultimo stadio. Non pago, continui tuttora. Gli amici, i colleghi e tutti quelli che ti conoscono ti guardano come se fossi un alieno (e probabilmente lo sei..). Convivi con questa condizione e, tendenzialmente, ne vai fiero.
Poi un giorno scopri:

"il 22 febbraio 1987 Eco pubblica su L’Espresso una prima serie di ircocervi, una sorta di parole-valigia prodotte dalla fusione di due nomi famosi cui viene accompagnata una definizione del nuovo personaggio. Il termine «ircocervo» designa un mostro mitologico, metà caprone (irco) e metà cervo. La regola del gioco impone di fondere insieme il nome di due personaggi noti, in modo che al nuovo personaggio si assegni un’opera inedita che ricordi tuttavia alcune caratteristiche dei due personaggi originari, senza escludere qualche altro richiamo ambiguo. Sono proibite le combinazioni che, anche se danno origine a un bel titolo, non sono giustificate da una immediata associazione fonetica o grafica tra i due nomi di partenza (Umberto Eco, Secondo diario minimo, op. cit., p. 295).
Ecco alcuni esempi di ircocervi:

Agatha Cristo Dodici piccoli apostoli
Achille Bonito Olivolà Saclart
Billy Wilde A qualcuno piace Ernesto
Carlo Emilio Gadamer L’interpretazione del dolore
Cesare Pavesi Biscotti dei paesi tuoi
Fred Asterix De ballo gallico
Gustave Flaubrecht Madame Courage

Il trauma è gravissimo, sorge il sospetto di essere un intellettuale e un genio, visto che a me e alla gente che frequento vengono naturali cazzate abominevoli che al professor Eco hanno richiesto anni di studi e una conoscenza pressochè enciclopedica, e la mazzata finale arriva da codesto:

"Più tardi, il 12 luglio 1992, Eco presenta una variante del gioco degli ircocervi inventando un nuovo artificio che chiama «finneghismo», ovvero una parola composta accompagnata da una definizione plausibile, sul tipo di:

arfabeto: sistema di scrittura per cani;
cornitologo: etologo che studia l’adulterio tra uccelli;
oromogio: Swatch che suona solo le ore tristi;
vampirla: discendente inabile del conte Dracula.

L’idea di quest’esercizio viene a Eco durante un lavoro sul Finnegans Wake (1939) di James Joyce"

Il dramma è ora totale e definitivo: mi sento rivalutato e riabilitato come l'intero 1977, con creste e odori derivanti dalla scarsa igiene personale inclusi, dato che ora nei salotti letterari ed affini ci si lancia in ardite masturbazioni mentali sulla filosofia e (udite udite) sulla letteratura (???) punk.
L'abisso inoltre si spalanca irrimediabilmente: ve li ricordate gli assurdi e sbellicosi titoli di film porno che giravano quando eravamo adolescenti, su tutti il mitico "Lei suona il piano, lui la tromba" o il fantozziano "Le casalingue"?

Questa è la giusta punizione per chi cerca di darsi un tono mentre fa il pirla..
Attendetevi a breve una cattedra universitaria in coabitazione o un erudito saggio a tre firme: il bradipower, il nupperman e Schicchi.
Magari scrivo anche un fantathriller sui templari, tanto peggio di Dan Brown non posso fare..


3 commenti:

alessandro ha detto...

Tutto ciò non fa che confermare il mio inquieto "Voi non avete idea".

Unknown ha detto...

Quindi se dici a qulcuno che è "un pirla patentato" o un più arcaico "cretidiota" (ndr: cret[ino] + idiota) sei un genio...

bradipower ha detto...

Il guaio è che probabilmente neanche tu hai idea.. ;)